Tecnologie tentatrici

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Fannulloni, studenti-professionisti o ragazzi di sempre?


Chi colpevolizziamo questa volta se i ragazzi “tirano avanti” senza prestare attenzione alle spiegazioni del docente?
La scuola fa pena. Non da ora, da troppo tempo, ma questo può essere veramente il motivo per cui i ragazzi non la prendono sul serio?.
Probabilmente un sacco di docenti intrattengono lezioni noiose senza sprecarsi di far trapelare un minimo di quella passione che li ha condotti all’insegnamento o …alla cattedra, forse perfino le strutture inadeguate delle università demotivano i ragazzi a seguire le lezioni partecipi ed interessati, forse come sostiene il Professor Wesch, I pod, sms e Internet sono soltanto le forme evolute di walkman, bigliettini e romanzi letti sotto-banco; fatto sta che le persone ascoltano quando sono interessate o quantomeno motivate. Il problema a mio parere nasce ed è radicato nella nostra società. Oggigiorno infatti, senza una laurea le aspettative di trovare un lavoro soddisfacente sono molto poche ed è così che studenti meritevoli, “figli di papà”, “indecisi su che farò da grande”, si riversano nelle università, rese ancora più agevoli data la possibilità di laurearsi anche con una triennale. Così senza selezione (salvo in parte per le università a numero chiuso) una miriade di ragazzi si ritrova a seguire i corsi.
I professori è bene che stiano al passo con le nuove tecnologie( o avanti! Come il nostro Prof. Formiconi
http://iamarf.wordpress.com ) e con passione e/o metodi alternativi coinvolgano gli studenti. Ma tanto si sa, tanti di questi studenti, senza un obiettivo preciso, senza motivazioni… immersi nell’era del benessere, troveranno sempre qualcosa di più interessante da fare!